Tour de France 2018, Barguil: “Ci possono essere trappole dappertutto. Non credo che sul pavé si farà molta differenza”

Warren Barguil commenta il percorso del Tour de France 2018. Il bretone, che dal 2018 sarà chiamato a tradurre in un buon risultato in classifica le prestazioni offerte nelle ultime due settimane della scorsa Grande Boucle, a partire dalla prossima stagione cambierà casacca e gareggerà con la Fortuneo – Oscaro. Il francese avrà la responsabilità di una squadra quasi interamente sulle sue spalle, oltretutto un’occasione quasi unica per Barguil è la partenza dalla Vandea, nei Paesi della Loira, regione limitrofa alla sua Bretagna. L’entusiasmo del venticinquenne non tarda a manifestarsi: “È davvero strepitoso che il Tour parta dai paraggi di Lorient, praticamente da casa mia”.

Il corridore in forza quest’anno alla Sunweb mostra il suo avviso circa il tracciato della prossima edizione del Tour. “Le tappe pianeggianti non saranno facili – continua Barguil – La Bretagna non è piatta come sembra. Le tappe di montagna sono superbe, ma non bisogna dimenticare che ci possono essere trappole dappertutto”, commentando le fasi che ritiene salienti della corsa.

La voce del bretone va contro corrente sull’impatto che la tappa di Roubaix può sortire sulla classifica generale: “Non credo che sul pavé si farà grande differenza”, è il punto di vista del transalpino, che ammette di non sentirsi a disagio a correre su superfici aliene rispetto al tradizionale asfalto.

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